4 passaggi per gestire la tua vita

Promontorio di Portofino, tanti anni fa. Avevo da poco ottenuto il brevetto Avanzato, e a quei tempi non dicevo mai di no, quando qualcuno mi invitava sott’acqua a fare immersione.
Ero sott’acqua da poco, ma faceva freddo, molto freddo e avevo dimenticato i guanti. Seguire gli altri, più esperti di me e con mute più spesse e adeguate a quella temperatura, era una fatica. Il mio compagno di immersione non lo conoscevo molto, me lo avevano assegnato in barca.  

Pinneggio, pinneggio, non voglio fermarmi e restare indietro, voglio seguire gli altri, che figura faccio, altrimenti.  
Le cose intorno a me si fanno come più scure, ci sono più ombre che luci, tutto appare d’un tratto inospitale. Il respiro ora è affannoso e l’unico pensiero che si fa strada nella mente è: VOGLIO RISALIRE in fretta. 

Ma sott’acqua pensare di risalire in fretta non è intelligente né salutare.


Ho vissuto per anni convinta che solo con il FARE avrei dimostrato quello che valgo e sono. 

Se non organizzo le cose in modo perfetto non sono competente. Se non so risolvere quella questione al lavoro non sono abbastanza in gamba, se non continuo a lavorare anche quando sono sfinita non sarò considerata, se non mi comporto in un certo modo il mio compagno non mi amerà, se non riesco a fare quella cosa non valgo abbastanza.
I pensieri che accompagnavano quell’urgenza di fare.

Da Daniel Lumera ho imparato che si chiama codice del fare: il codice di chi pensa che bisogna saper fare per essere, che essere felice deriva dal fare. Dall’andare, andare, instancabili, senza fermarsi.

Poi mi sono resa conto che dalla frenesia di fare non esce nulla di buono.

Facevo, facevo tante cose e più facevo meno me le riconoscevo. Non mi concedevo di festeggiare i risultati, non mi fermavo ad ascoltarmi.

Fare mi stava allontanando da me.

E’ stato allora che ho detto STOP e ho cominciato a chiedermi chi sono e cosa voglio. 

Ho iniziato a guardare dentro di me, prima di guardare fuori.

La vita non te la può risolvere qualcosa o qualcuno che è esterno a te.

Daniel Lumera

FERMATI RESPIRA PENSA AGISCI

Chi ha fatto un corso subacqueo e ha preso il brevetto con me, ora che sono istruttore subacqueo, sa quanto ci tenga e sottolinei l’importanza del sistema  FERMATI RESPIRA PENSA AGISCI. 
E’ prezioso da ricordare, in ogni occasione, soprattutto quando sei in difficoltà o in una condizione emozionale impegnativa.

FERMATI

Sott’acqua, quando ti senti insicuro, le emozioni hanno il sopravvento, o ti trovi in una situazione difficile, la prima cosa da fare è FERMARSI.

Quando ti fermi, il cuore riprende a battere in modo regolare, sei tu al centro e non è tutto il resto che ti fa girare o ti gira intorno. Riprendi coscienza di dove è la superficie e dove è il fondo.

Ti fermi e ritrovi te stesso, come quando ti dai il permesso di fermarti e riconosci che tu non sei le cose che fai, ma, semplicemente SEI.

RESPIRA

Il respiro è vita; riflette e amplifica le emozioni.

Per respirare sott’acqua usi l’erogatore e non puoi usare il naso; a volte, quando ti affanni, sperimenti una sensazione di “FAME D’ARIA”.

Solo dopo esserti fermato e aver riportato il controllo sul tuo respiro riesci a gestire le emozioni.

Quando respiri nel modo corretto, riporti equilibrio dentro al corpo e alla mente. Il battito del cuore torna a un ritmo accettabile. L’ossigenazione porta beneficio soprattutto al cervello, e la qualità dei pensieri migliora.

Quando impari a padroneggiare l’arte del respiro, sei finalmente in pace con te stesso e con il mondo.

Danny Penman

PENSA 

Quando hai preso coscienza delle tue emozioni, quando hai ripristinato l’equilibrio, i tuoi pensieri hanno una frequenza vibrazionale diversa.

La mindfulness è uno stato mentale, è piena consapevolezza, attenzione ai pensieri, ai sentimenti, alle emozioni, è PRESENZA.

Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, scienziato e teorico del protocollo MBSR, Mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (Kabat-Zinn, 1994, p. 63).

AGISCI

È solo AGENDO che fai esperienza nella vita. I pensieri, fatti in momenti di quiete mentale a in consapevolezza, ti portano ad AGIRE nel modo giusto per te.

Agire, infatti, non è fare. Fare è limitante, si riduce a eseguire un compito. E’ esplicitare delle competenze. Punto e basta. Ma tu non sei le tue competenze. Tu sei il tuo SCOPO, la tua VISIONE.

Fare, come dichiara Aristotele in Metafisica, è “sapere il che ma non il perché”.

AGIRE, invece, è dare un senso, una direzione di marcia al nostro essere al mondo.

Quel giorno di marzo, in immersione, mi sono fermata. Mi sono avvicinata alla parete. Ho posato lievemente la punta del dito alla parete, perchè in quel momento l’assetto e l’equilibrio sembravano essere svaniti. Mi sono fermata e sono rimasta ferma a guardare, di fronte a me, un gruppo di margherite di mare, Parazoanthus, che di fatto margherite non sono perchè è una colonia di meravigliosi animali. Ho iniziato a respirare in modo corretto, a riprendere il giusto ritmo della mia respirazione, e la chiarezza è piano piano tornata.

A quel punto, i pensieri si sono alleggeriti, intorno a me le cose sono tornate nella luce giusta e quando mi sono rimessa in movimento, dopo l’ok al mio compagno che mi guardava preoccupato, ho agito per ciò che sono, e mi sono lasciata fluire,  apprezzando il mondo straordinario che ho la fortuna di vivere sotto la superficie.

Ricordarsi la tecnica FERMATI RESPIRA PENSA AGISCI nella subacquea è VITALE, ma può esserlo anche nella vita di tutti i giorni.

Pippo, un noto Professore che ho avuto il dono e la fortuna di portare sott’acqua e brevettare Divemaster, mi ha raccontato che ha portato questa tecnica in Università per i suoi specializzandi, per chi, lavorando in certe situazioni, vuole agire in modo equilibrato in varie situazioni.

Io e Stefano lo usiamo sott’acqua, quindi, per noi stessi e le persone che scendono sotto la superficie con noi, e ne abbiamo fatto, insieme alla mindfulness, alle tecniche di respirazione e rilassamento, uno strumento e una tecnica molto utile e importante per le persone che ci scelgono come coach per fare un tratto di strada insieme, con consapevolezza e responsabilità, e arrivare a ottimi risultati.

Contattami e approfitta di 30 minuti di coaching online individuale con me, per scoprire come puoi agire per ritrovare in te l’equilibrio e definire la tua strada verso la tua visione.

FONTI

  • Aristotele, & Reale, G. (2000). Metafisica. Recuperato da https://amzn.to/2Rhk698
  • Kabat-Zinn, J. (2017). Dovunque tu vada ci sei già. Capire la ricchezza del nostro presente per iniziare il cammino verso la consapevolezza (G. Arduin, Trad.). Recuperato da https://amzn.to/31CMmaZ
  • Lumera, D. (2017). L’arte di far succedere le cose. Come imparare a disegnare consapevolmente la propria vita. Recuperato da https://amzn.to/2Iq4lKx
  • Penman, D. (2017). L’arte del respiro. Il segreto della mindfulness per vivere con felicità e senza stress (C. Sapegno, Trad.). Recuperato da https://amzn.to/2Vp9Ccz
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Sara Valla

LA COACH IN VIAGGIO - LIFE COACH,SOFT SKILLS & BUSINESS COACH - La vita è un viaggio? Il viaggio è la vita - Entusiasmo, curiosità e gioia: la vita è un viaggio di continua scoperta.